Biblio-Filmografia

Categoria: Film

La vita al tempo della morte

Una trilogia. Nella prima parte assistiamo al rapporto dell'uomo con lo scorrere delle stagioni nella zona dei Laghi della Lavagnina. Nella seconda ci vengono offerte le testimonianze di persone consapevoli di avere ancora poco tempo di vita davanti. Nella terza il regista e il fratello svuotano un garage divenuto deposito di oggetti ormai privi di interesse. Andrea Caccia si (e ci) interroga sul rapporto che si instaura tra vita e morte. Nella prima fase ci regala una silente contemplazione della Natura in cui gli esseri umani si integrano mentre le lenti di ripresa spesso li mettono fuori fuoco. E' la prima inquadratura che offre però la chiave di lettura del documentario (anche se la definizione finisce con il risultare stretta) con quella farfalla rovesciata che cerca di ritrovare la posizione naturale senza riuscirvi. A differenza del lepidottero le persone intervistate hanno trovato, ognuna a suo modo, un rapporto con la morte che incombe. Caccia si mette di fronte a loro con primi piani che le lasciano libere di raccontare il proprio percorso, la nuova dimensione in cui sono venute a trovarsi, le strategie più o meno consapevoli messe in atto per continuare a vivere senza farsi divorare dalla paura. Nella terza parte ci ricorda, con leggerezza e in un bianco e nero con sprazzi di colore, che nella vita tendiamo ad accumulare (fuori ma anche dentro di noi) una miriade di elementi inutili. Ogni tanto è bene fare pulizia per ritrovare ciò che veramente conta e che rischiava di rimanere dimenticato sul fondo.