HOSPICE COME UN TEMPIO

Ogni tanto ho l'occasione di dare una mano come volontaria, e ogni volta mi sembra di entrare in un Tempio! Già all'ingresso trovo un luogo quieto e le voci silenziose dei collaboratori mi fanno capire di essere in un ambiente speciale.

Visto che ci vado raramente, devo chiedere che cosa c'è da fare di più urgente in quel momento e quale paziente desidera la compagnia della volontaria. Qualche volta si tratta di aiutare nella distribuzione del tè pomeridiano e in quel momento incontro gli ospiti per la prima volta.

Qualcuno di loro ha bisogno di un aiuto pratico e questa è l'occasione per scambiare due parole. C'era un paziente che aspettava il mio ritorno per raccontare la sua vita che era veramente movimentata e a me pareva di leggere pagine di un libro autobiografico. Ho saputo che non voleva lasciare l'Hospice: si trovava così bene ed era seguito anche nei piccoli vizi quotidiani, come quella sigaretta a cui era ancora aggrappato…

Ci sono pazienti che apprezzano il tuo stare vicino senza parlare, altri che scambiano volentieri due parole. Il personale infermieristico è sempre molto sollecito e premuroso nel rispondere alle loro richieste. Potrei trovare diverse parole per definire l'Hospice, ma tutte avrebbero lo stesso identico significato di un luogo di serenità e di accompagnamento.

STANZA 4: Il Glicine

STANZA 4: Il Glicine