FORMAZIONE Sabato 5 aprile 2025 si è concluso con un momento di intensa profondità il corso di formazione per nuovi volontari promosso dall’Associazione Fabio Sassi OdV. L’appuntamento finale, dal titolo “La dimensione spirituale nella cura”, è stato guidato dal dott. Claudio Ritossa, medico palliativista e formatore presso l’Hospice Anemos – Luce per la Vita di Torino. L’incontro si è rivelato qualcosa di più di una semplice lezione: è stato un’esperienza vissuta, sentita, condivisa. Il dott. Ritossa ha accompagnato i partecipanti in un percorso che ha toccato corde profonde, facendo emergere riflessioni personali e collettive sul significato autentico del prendersi cura. Si è parlato di spiritualità non come concetto astratto o esclusivamente religioso, ma come dimensione concreta del vivere quotidiano. Spiritualità come ricerca di senso, come bisogno di connessione con sé stessi, con l’altro, con la vita tutta e con ciò che la trascende, comunque lo si voglia chiamare. La spiritualità è relazione. Attraverso esercizi in coppia e in gruppo, i partecipanti hanno sperimentato modi nuovi e autentici di entrare in relazione. Hanno imparato che l’ascolto vero non ha bisogno di parole, che la presenza può essere una forma di sostegno potente anche nel silenzio, che accompagnare qualcuno nella fragilità significa farlo con delicatezza, senza pretendere di risolvere, ma semplicemente stando. Ascoltare con il cuore e accogliere senza giudicare è fondamentale. È emersa con forza l’idea che ogni incontro sia sacro, soprattutto nei contesti delle cure palliative, dove la vita si confronta con la sua soglia più misteriosa. L’incontro con il dott. Ritossa ha rappresentato la sintesi perfetta di un percorso formativo iniziato l’11 febbraio presso l’Oratorio di Airuno. Un corso gratuito, aperto a chi desiderava avvicinarsi al mondo del volontariato in ambito palliativo, articolato in incontri settimanali condotti da professionisti ed esperti del settore. Il programma ha offerto una preparazione solida e completa, toccando temi fondamentali come la filosofia delle cure palliative, la relazione d’aiuto, la comunicazione, i bisogni psicologici e sociali di pazienti e famiglie, e naturalmente, la spiritualità. Il tutto in linea con il core curriculum della Federazione Cure Palliative. La mattinata del 5 aprile ha lasciato un’impronta forte nei partecipanti. Le parole del dott. Ritossa, i momenti di condivisione, i silenzi, gli sguardi: tutto ha contribuito a rendere l’incontro un vero momento di crescita, di consapevolezza, di apertura. Perché, come è emerso più volte durante il percorso, essere volontari significa soprattutto essere testimoni. Testimoni del cammino interiore dell’altro, con rispetto, ascolto e cuore. L’Associazione Fabio Sassi rinnova così il proprio impegno a formare volontari preparati e consapevoli, pronti a offrire non solo assistenza, ma soprattutto una presenza autentica. Perché ogni cura comincia con un incontro. E ogni incontro può diventare un dono.