La Spesa che Fa Bene – Sostieni la Fabio Sassi con la tua spesa da Iperal

ASSOCIAZIONE Quest’anno l’Associazione Fabio Sassi OdV partecipa all’iniziativa “La Spesa che Fa Bene” promossa da Iperal, un progetto solidale nato per sostenere le associazioni di volontariato attive sul territorio. Dal 23 aprile al 25 maggio 2025, chi fa la spesa nei supermercati Iperal può raccogliere “cuori”, che verranno automaticamente caricati sulla propria CartAmica: 1 cuore ogni 10 euro di spesa Con CartAmica Oro, i cuori raddoppiano I cuori possono essere donati a una delle associazioni partecipanti, indicando il numero corrispondente Per sostenere l’Associazione Fabio Sassi OdV, basta selezionare il numero 313 Ogni cuore donato contribuirà a determinare l’entità del contributo economico che Iperal assegnerà alle varie associazioni al termine dell’iniziativa. Le preferenze raccolte verranno infatti convertite in una donazione concreta, utile a finanziare i progetti e i servizi delle realtà coinvolte. Sostenere la Fabio Sassi  significa aiutare un’associazione che, da quasi trentasei anni, si occupa di cura, assistenza e accompagnamento a favore delle persone malate e delle loro famiglie, nel territorio del lecchese e della Brianza. Partecipare è semplice e non costa nulla: basta fare la spesa e scegliere a chi destinare i propri cuori. Un gesto quotidiano può diventare un aiuto concreto per chi affronta momenti difficili. Grazie fin da ora a chi vorrà sostenerci.

“Ogni incontro è sacro” – Conclusione del corso nuovi volontari con l’appuntamento “La dimensione spirituale nella cura”

FORMAZIONE Sabato 5 aprile 2025 si è concluso con un momento di intensa profondità il corso di formazione per nuovi volontari promosso dall’Associazione Fabio Sassi OdV. L’appuntamento finale, dal titolo “La dimensione spirituale nella cura”, è stato guidato dal dott. Claudio Ritossa, medico palliativista e formatore presso l’Hospice Anemos – Luce per la Vita di Torino. L’incontro si è rivelato qualcosa di più di una semplice lezione: è stato un’esperienza vissuta, sentita, condivisa. Il dott. Ritossa ha accompagnato i partecipanti in un percorso che ha toccato corde profonde, facendo emergere riflessioni personali e collettive sul significato autentico del prendersi cura. Si è parlato di spiritualità non come concetto astratto o esclusivamente religioso, ma come dimensione concreta del vivere quotidiano. Spiritualità come ricerca di senso, come bisogno di connessione con sé stessi, con l’altro, con la vita tutta e con ciò che la trascende, comunque lo si voglia chiamare. La spiritualità è relazione. Attraverso esercizi in coppia e in gruppo, i partecipanti hanno sperimentato modi nuovi e autentici di entrare in relazione. Hanno imparato che l’ascolto vero non ha bisogno di parole, che la presenza può essere una forma di sostegno potente anche nel silenzio, che accompagnare qualcuno nella fragilità significa farlo con delicatezza, senza pretendere di risolvere, ma semplicemente stando. Ascoltare con il cuore e accogliere senza giudicare è fondamentale. È emersa con forza l’idea che ogni incontro sia sacro, soprattutto nei contesti delle cure palliative, dove la vita si confronta con la sua soglia più misteriosa. L’incontro con il dott. Ritossa ha rappresentato la sintesi perfetta di un percorso formativo iniziato l’11 febbraio presso l’Oratorio di Airuno. Un corso gratuito, aperto a chi desiderava avvicinarsi al mondo del volontariato in ambito palliativo, articolato in incontri settimanali condotti da professionisti ed esperti del settore. Il programma ha offerto una preparazione solida e completa, toccando temi fondamentali come la filosofia delle cure palliative, la relazione d’aiuto, la comunicazione, i bisogni psicologici e sociali di pazienti e famiglie, e naturalmente, la spiritualità. Il tutto in linea con il core curriculum della Federazione Cure Palliative. La mattinata del 5 aprile ha lasciato un’impronta forte nei partecipanti. Le parole del dott. Ritossa, i momenti di condivisione, i silenzi, gli sguardi: tutto ha contribuito a rendere l’incontro un vero momento di crescita, di consapevolezza, di apertura. Perché, come è emerso più volte durante il percorso, essere volontari significa soprattutto essere testimoni. Testimoni del cammino interiore dell’altro, con rispetto, ascolto e cuore. L’Associazione Fabio Sassi rinnova così il proprio impegno a formare volontari preparati e consapevoli, pronti a offrire non solo assistenza, ma soprattutto una presenza autentica. Perché ogni cura comincia con un incontro. E ogni incontro può diventare un dono.

La musica come dono: l’esperienza di Roberto all’Hospice Il Nespolo

ASSOCIAZIONE A soli 16 anni, Roberto, studente di Scienze Applicate del Liceo Agnesi di Merate, ha scelto di portare la sua passione per la musica in un luogo speciale: l’Hospice Il Nespolo. Nell’ambito del progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), ha dedicato il suo tempo nei mesi di febbraio e marzo, nel suonare il pianoforte per ospiti, familiari, operatori sanitari e volontari, regalando momenti di serenità, leggerezza e profonda umanità a chi sta vivendo un tempo di fragilità. Roberto è arrivato con discrezione, “in punta di piedi”, con l’idea di non disturbare. Ma presto ha scoperto che la sua musica era molto più che un sottofondo: era un ponte, una carezza, un modo per creare connessioni silenziose e sincere. “Le parole di un ospite mi hanno fatto sciogliere”, racconta emozionato. “Ho capito quanto un gesto semplice possa arrivare lontano”. La sua è stata un’esperienza che ha toccato tutti: non solo chi ha ascoltato, ma anche chi ha osservato come, in pochi minuti, una melodia potesse cambiare l’atmosfera di una stanza, far riaffiorare ricordi, sciogliere tensioni. Accompagnato da Elena, coordinatrice dei volontari di assistenza, Roberto ha potuto osservare da vicino il valore della cura non solo sanitaria, ma anche emotiva e relazionale, e riflettere sul ruolo della musica nel benessere psicofisico. Il suo è stato un contributo prezioso, che ha lasciato un segno autentico nel cuore di chi lo ha incontrato.

Campagna 5×1000: “Ogni gesto conta. Una storia per vivere”

ASSOCIAZIONE L’Associazione Fabio Sassi lancia ufficialmente la sua campagna 5×1000 per il 2025, con un messaggio che si fa eco di un impegno che dura da oltre 35 anni: “Ogni gesto conta. Una storia per vivere”. Ogni anno, con il supporto dei suoi donatori, l’Associazione Fabio Sassi accompagna centinaia di persone e le loro famiglie nel momento più delicato della loro vita, offrendo cure palliative gratuite presso l’Hospice “Il Nespolo” di Airuno e a domicilio. La campagna di quest’anno si propone di sensibilizzare la comunità sull’importanza di destinare il proprio 5×1000, un gesto semplice che può fare una grande differenza nella vita di chi sta affrontando un percorso di grande fragilità. Un gesto che trasforma vite Il 5×1000 non è solo una firma, ma un atto di solidarietà che consente all’Associazione di continuare a garantire il suo fondamentale servizio.  Marisa Corradini, Vice Presidente dell’Associazione Fabio Sassi. sottolinea: “Ogni firma, ogni gesto, non è solo un aiuto economico, ma diventa una ‘storia di vita‘ che cambia concretamente il futuro di chi attraversa l’ultima parte del proprio percorso. Con il sostegno del 5×1000, possiamo continuare ad essere presenti al fianco di pazienti e familiari, garantendo ascolto, cure palliative gratuite e sostegno psicologico, contribuendo a far sentire meno sola ogni persona che vive questa difficile esperienza.” La campagna 2025 si distingue per l’utilizzo di un videostorytelling emozionante, che racconta le storie vere di chi vive la realtà dell’Associazione. Attraverso volti e voci autentiche di familiari, operatori e volontari, i video testimoniano l’impatto profondo che la solidarietà ha nella vita delle persone. Testimonianze dirette, visibilità capillare I video saranno distribuiti attraverso i canali social dell’Associazione e sul sito web ufficiale, e saranno facilmente accessibili tramite QR code. Questi QR code saranno inseriti su manifesti, cartoline e tutte le piattaforme di comunicazione dell’Associazione, rendendo la campagna ancora più visibile e coinvolgente.  È già online la playlist dedicata sul nostro canale YouTube, dove puoi guardare tutte le video-testimonianze della campagna “Ogni gesto conta. Una storia per vivere” e scoprire il valore concreto di ogni firma. Guarda la playlist su YouTube I fondi raccolti: un impegno continuo per la comunità Nel 2024, oltre 300 pazienti e famiglie hanno trovato supporto nei servizi dell’Associazione, che continua a rappresentare un punto di riferimento per chi ha bisogno di cure specialistiche e di un supporto umano in un momento di grande vulnerabilità. I fondi raccolti attraverso la campagna 5×1000 saranno destinati ad ampliare l’offerta dei servizi, garantendo la continuità delle cure palliative gratuite e l’accompagnamento rispettoso che ogni paziente merita. Come contribuire?Destinare il 5×1000 all’Associazione Fabio Sassi è semplice: basta firmare nel riquadro apposito della dichiarazione dei redditi “Sostegno degli enti del terzo settore iscritti nel RUNTS…” e inserire il Codice Fiscale: 94005140135. L’Associazione invita ogni cittadino a far parte di questa rete di solidarietà, contribuendo così a garantire che ogni vita sia accompagnata con la giusta dignità e attenzione, fino all’ultimo giorno.Con il 5×1000, ogni piccolo gesto può diventare una grande storia di vita, una storia che continua grazie al sostegno di chi crede nell’importanza della cura, del rispetto e dell’umanità.Fai la differenza, firma per il 5×1000 e aiuta l’Associazione Fabio Sassi a scrivere altre storie di vita.  

“Fake news in oncologia” – Una serata di informazione, riflessione e musica

EVENTI L’Associazione Fabio Sassi OdV è parte integrante del DIPO (Dipartimento Interaziendale Provinciale di Oncologia) di Lecco, una rete che unisce i professionisti sanitari dell’ASST Lecco e le associazioni di volontariato del territorio. Il DIPO lavora per garantire un’assistenza integrata ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, promuovendo attività di supporto, informazione e sensibilizzazione. Come Fabio Sassi, da oltre 30 anni siamo accanto alle persone colpite da malattie oncologiche, in un percorso di umanizzazione della cura. Per questo sosteniamo e divulghiamo iniziative come questa, che fanno parte di un impegno concreto per combattere la disinformazione e rafforzare la fiducia nella scienza e nei professionisti della salute. L’evento: “Fake news in oncologia” Martedì 1° aprile alle ore 20:30, presso l’Aula Magna dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco, si terrà la serata aperta alla cittadinanza “Fake news in oncologia”, organizzata dal Dipartimento di Area Oncologica dell’ASST Lecco con la partecipazione delle Associazioni di volontariato del DIPO. Con la diffusione delle informazioni sanitarie sui social media, la circolazione di notizie false, dicerie e leggende metropolitane è diventata un problema serio. In oncologia, dove la fragilità emotiva dei pazienti e delle famiglie è alta, la disinformazione può influenzare negativamente le decisioni di cura e compromettere il percorso terapeutico. Perché partecipare?Per fare chiarezza, informarsi in modo corretto e ascoltare direttamente medici, operatori sanitari e volontari che vivono quotidianamente questa realtà. Il programma Conduce Barbara Gerosa, giornalista di Unica TV. Interventi:▪️ Le fake news in Medicina e OncologiaAntonio Ardizzoia – Direttore Dipartimento Oncologico ASST Lecco ▪️ Le attività delle associazioni di volontariato per l’OncologiaMonica Colombo – Volontaria CRI Lecco, Referente DIPO per le Associazioni di volontariato ▪️ Le fake news in reparto: dicerie, leggende che condizionano la cura del pazienteInterventi di: Antonio Ardizzoia – Oncologia Arnaldo Amato – Gastroenterologia Cristina Riva – Anatomia Patologica Carlo Pietro Soatti – Radioterapia Con la partecipazione straordinaria di Enrico Beruschi, attore, comico e cabarettista, che porterà una riflessione originale tra scienza e umorismo. ▪️ Credere nella scienza e nei suoi metodiAntonio Ardizzoia – Direttore Dipartimento Oncologico ASST Lecco Chiusura in musica con il Coro Gospel Sol Quair, diretto da Giuseppe Caccialanza, che regalerà al pubblico un momento di energia e coinvolgimento. Dettagli evento Aula Magna – Ospedale “Alessandro Manzoni” di LeccoOre 20:30Martedì 1° aprile 2025Ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Perché ci siamo anche noi di Fabio Sassi OdVPerché siamo parte di una rete che crede nell’importanza dell’informazione corretta e della vicinanza ai pazienti oncologici e alle loro famiglie.Ti aspettiamo per riflettere insieme e per diffondere una cultura della cura consapevole, basata sulla scienza e sull’umanità. Scarica la locandina dell’evento

Formarsi per prendersi cura: tre corsi per i professionisti della salute alla Scuola di Formazione Fabio Sassi

FORMAZIONE Fabio Sassi – Ricerca e Formazione (FSRF), la scuola di formazione dell’Associazione, da sempre impegnata nella diffusione della cultura delle cure palliative e nell’assistenza alle persone fragili, è lieta di annunciare l’organizzazione di tre nuovi corsi formativi. Queste iniziative mirano a fornire competenze specialistiche e umane ai professionisti sanitari, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone vulnerabili. Partecipare a questi corsi rappresenta un’opportunità significativa per arricchire le proprie competenze e contribuire attivamente al miglioramento della qualità della vita delle persone assistite. Il paziente con demenza: evoluzione e strategie di contenimento dei sintomi comportamentali Il primo corso, dal titolo “Il paziente con demenza: evoluzione e strategie di contenimento dei sintomi comportamentali”, è programmato per il 3 aprile e il 15 maggio 2025, sempre presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno. Questo percorso è dedicato agli operatori che assistono persone con demenza, sia in strutture residenziali che a domicilio. Guidati dal Dott. Stefano Serenthà, medico geriatra e formatore con vasta esperienza sia in ambito ospedaliero che residenziale, i partecipanti esploreranno l’Approccio Capacitante®. Questo metodo enfatizza l’importanza della comunicazione consapevole come strumento di cura, migliorando la relazione con il paziente e facilitando la gestione dei sintomi comportamentali nelle fasi avanzate della malattia. La mobilizzazione del paziente fragile Il secondo corso, intitolato “La mobilizzazione del paziente fragile”, si terrà presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno (LC) nelle date del 17 aprile e del 22 maggio 2025. Questo percorso formativo è rivolto a medici, infermieri e operatori sociosanitari interessati ad approfondire le tecniche di mobilizzazione dei pazienti non autosufficienti o in fase avanzata di malattia. L’obiettivo principale è garantire il benessere del paziente, prevenendo complicanze legate all’immobilità, e assicurare la sicurezza degli operatori durante le manovre assistenziali. Il corso è curato dalla docente Manuela Perego, fisioterapista presso la RSA Villa Cedri di Merate. Suicidio medicalmente assistito: cosa ne pensiamo?Questo il tema del terzo corso in programma il 21 maggio e 6 ottobre 2025, tra i più delicati e complessi. In un contesto normativo e sociale in evoluzione, questo corso offre una panoramica completa sugli aspetti etici, normativi e relazionali legati al suicidio assistito. Docenti esperti come Dott.ssa Cristina Sonia Ambroset, psicologa, criminologa e formatrice, e Dott. Luciano Orsi, medico palliativista, guideranno i partecipanti in una riflessione multidisciplinare. Tutti i corsi prevedono il rilascio di crediti ECM per le professioni sanitarie e necessitano di una presenza minima dell’80% delle ore previste per il riconoscimento dei crediti. La Scuola di Formazione Fabio Sassi continua nel suo impegno a promuovere una cultura di assistenza e rispetto per ogni persona fragile, offrendo percorsi formativi di alta qualità per i professionisti del settore sanitario. Iscrizioni e informazioni Per maggiori dettagli sui programmi dei corsi e sulle modalità di iscrizione, è possibile contattare la Fabio Sassi – Ricerca e Formazione (FSRF), dal a lunedì a venerdì (dalle ore ore 9-14) al seguente numero 333 4737281 o mandando una mail a scuola@fabiosassi.it Scarica la locandina e il modulo di iscrizione del corso “La mobilizzazione del paziente fragile” > Clicca qui Scarica la locandina e il modulo di iscrizione del corso “Il paziente con demenza: evoluzione e strategie di contenimento dei sintomi comportamentali” > Clicca qui Scarica la locandina e il modulo di iscrizione del corso “Suicidio medicalmente assistito: cosa ne pensiamo?” > Clicca qui

Un tocco di solidarietà ai Mercatini di Pasqua 2025

ASSOCIAZIONE EVENTI Con l’arrivo della primavera sono tornati i Mercatini di Pasqua dell’Associazione Fabio Sassi, un’occasione speciale per unire la gioia delle festività pasquali a un gesto concreto di solidarietà. Anche quest’anno saremo presenti con le nostre proposte solidali in tre appuntamenti dedicati alla Pasqua: domenica 6 aprile a Verderio, sabato 12 aprile a Merate e lunedì 14 aprile presso l’Ospedale di Merate. In queste giornate sarà possibile scegliere tra le nostre colombe pasquali e tanti manufatti artigianali, realizzati a mano dai volontari con cura e passione. Ogni gesto contribuirà a sostenere le attività dell’Associazione Fabio Sassi a favore delle persone in cure palliative e delle loro famiglie. Il ricavato dei mercatini pasquali andrà infatti a finanziare i servizi gratuiti che la nostra Associazione offre da oltre trentacinque anni, sia presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno sia al domicilio dei pazienti. Garantire cure palliative gratuite e di qualità è il nostro impegno quotidiano, insieme al supporto psicologico e spirituale rivolto a chi affronta i difficili momenti del fine vita. Scegliendo i prodotti solidali dell’Associazione Fabio Sassi si compie un gesto semplice, ma dal grande significato. Ogni contributo, anche il più piccolo, rappresenta un aiuto concreto e prezioso per garantire la dignità e la qualità della vita a chi si trova in una situazione di fragilità.

Un tocco di dolcezza e solidarietà per le tue cerimonie

ASSOCIAZIONE L’Associazione Fabio Sassi OdV è lieta di annunciare l’apertura dello Sportello DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento), un servizio informativo rivolto ai cittadini che desiderano comprendere meglio le opportunità offerte dalla legge 219/2017 in materia di consenso informato e autodeterminazione nelle scelte terapeutiche. Lo sportello sarà attivo a partire dal 9 aprile 2025. Cos’è lo Sportello DAT? Lo Sportello DAT nasce per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie per esprimere in modo consapevole le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari futuri, nel caso in cui non siano più in grado di prendere decisioni autonomamente. La decisione di redigere una DAT è libera e volontaria e consente di stabilire anticipatamente quali cure si desidera ricevere o rifiutare in situazioni di incapacità decisionale. Come funziona il servizio? Il servizio, completamente gratuito e a scopo esclusivamente informativo, prevede un colloquio con un medico esperto che fornirà chiarimenti sui diritti previsti dalla normativa, sulle modalità di deposito delle DAT presso gli uffici di stato civile dei Comuni e sul ruolo del fiduciario. Durante l’incontro, verrà distribuito l’opuscolo informativo “Non senza il mio consenso”, redatto dal dott. Mario Tavola in collaborazione con diverse associazioni del territorio. Inoltre, sarà messo a disposizione un modello di DAT per facilitare la stesura delle proprie volontà. Come accedere allo Sportello DAT? I cittadini interessati possono prenotare un appuntamento contattando il numero 378 303 8539, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00. Un incaricato fisserà il colloquio nelle date e orari programmati, in base alla disponibilità dell’équipe medica volontaria. Gli incontri si terranno presso la sede dell’Associazione Fabio Sassi, situata in Largo Mandic, 1 a Merate presso l’Ospedale “San Leopoldo Mandic”, Palazzina di Direzione. Referente del servizio La dott.ssa Paola Manzoni coordinerà l’attività dello Sportello DAT, affiancata da un team di medici che garantiranno un supporto qualificato. L’Associazione Fabio Sassi OdV conferma il proprio impegno nella tutela della dignità e dell’autodeterminazione delle persone, offrendo un servizio prezioso per chiunque voglia approfondire il tema delle disposizioni anticipate di trattamento. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a contattarci al numero sopra indicato o scrivendo a dat@fabiosassi.it

Apre lo Sportello DAT presso l’Associazione Fabio Sassi OdV

ASSOCIAZIONE L’Associazione Fabio Sassi OdV è lieta di annunciare l’apertura dello Sportello DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento), un servizio informativo rivolto ai cittadini che desiderano comprendere meglio le opportunità offerte dalla legge 219/2017 in materia di consenso informato e autodeterminazione nelle scelte terapeutiche. Lo sportello sarà attivo a partire dal 9 aprile 2025. Cos’è lo Sportello DAT? Lo Sportello DAT nasce per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie per esprimere in modo consapevole le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari futuri, nel caso in cui non siano più in grado di prendere decisioni autonomamente. La decisione di redigere una DAT è libera e volontaria e consente di stabilire anticipatamente quali cure si desidera ricevere o rifiutare in situazioni di incapacità decisionale. Come funziona il servizio? Il servizio, completamente gratuito e a scopo esclusivamente informativo, prevede un colloquio con un medico esperto che fornirà chiarimenti sui diritti previsti dalla normativa, sulle modalità di deposito delle DAT presso gli uffici di stato civile dei Comuni e sul ruolo del fiduciario. Durante l’incontro, verrà distribuito l’opuscolo informativo “Non senza il mio consenso”, redatto dal dott. Mario Tavola in collaborazione con diverse associazioni del territorio. Inoltre, sarà messo a disposizione un modello di DAT per facilitare la stesura delle proprie volontà. Come accedere allo Sportello DAT? I cittadini interessati possono prenotare un appuntamento contattando il numero 378 303 8539, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00. Un incaricato fisserà il colloquio nelle date e orari programmati, in base alla disponibilità dell’équipe medica volontaria. Gli incontri si terranno presso la sede dell’Associazione Fabio Sassi, situata in Largo Mandic, 1 a Merate presso l’Ospedale “San Leopoldo Mandic”, Palazzina di Direzione. Referente del servizio La dott.ssa Paola Manzoni coordinerà l’attività dello Sportello DAT, affiancata da un team di medici che garantiranno un supporto qualificato. L’Associazione Fabio Sassi OdV conferma il proprio impegno nella tutela della dignità e dell’autodeterminazione delle persone, offrendo un servizio prezioso per chiunque voglia approfondire il tema delle disposizioni anticipate di trattamento. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a contattarci al numero sopra indicato o scrivendo a dat@fabiosassi.it  

Un cammino di umanità e cura: la testimonianza di Daniela, Infermiera e Coordinatrice all’Hospice Il Nespolo

ASSOCIAZIONE La mia esperienza all’Hospice Il Nespolo ha inizio con l’apertura della struttura. Avevo già lavorato come infermiera per alcuni anni in un reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva in ospedale, per poi dedicarmi per diversi anni ad un lavoro in azienda a Milano. Il mio approdo al mondo delle Cure Palliative non è stato casuale, ma dettato da un’esperienza personale che mi aveva vista coinvolta in prima persona nell’assistenza di mia madre nei momenti del suo fine vita.  “Non è giusto che chi si prende cura del morente sia lasciato solo in questo percorso. Ci deve essere un modo per condividere questo cammino e alleggerire il carico per chi vive questo passaggio” avevo riflettuto. L’apertura dell’Hospice ad Airuno mi suggerì il giusto modo di rimettere in gioco la mia formazione infermieristica: volevo dedicarmi di nuovo alla professione, ma al tempo stesso sapevo che avrei voluto mettere a disposizione la mia professionalità proprio nell’ambito delle Cure Palliative e in nessun altro contesto. Dopo avere superato la fase del reclutamento, eccomi pronta per questa nuova esperienza che mi ha visto all’opera inizialmente con i malati, e di riflesso con le famiglie accudenti, e in un’ultima fase lavorativa nel ruolo di coordinatrice del personale infermieristico. In Hospice ho avuto la possibilità di vivere ogni giorno pienamente e con motivazione, ogni giorno dai qualcosa e qualcosa ti riempie il cuore. Magari semplicemente raccogli lo sfogo di qualcuno o semplicemente stai lì con il malato e con i famigliari che spesso sono in difficoltà. Ecco, le cure palliative si concretizzano proprio nello stare accanto, nell’accompagnare in silenzio o con una carezza, con vicinanza: condividere capendo cosa il malato desidera o cosa a lui non fa piacere, muovendosi con delicatezza nel suo contesto.  A volte si viene scelti per alcune domande scomode quali “ma allora io sto morendo?”. Può essere sufficiente uno sguardo per rispondere, altre volte vengono in aiuto le parole. Il nostro ruolo è anche quello di rompere quella che Cicely Saunders, la fondatrice delle Cure Palliative, chiama “la congiura del silenzio”, che crea un senso di isolamento nel malato: vorrebbe sapere ma chi gli sta intorno evita di parlare o racconta mezze verità pensando di fare il suo bene, ma il paziente spesso ha bisogno di sapere, ha domande che hanno bisogno di risposta sincera. Anche perché c’è chi ha lasciato delle cose in sospeso nella sua vita, di tipo affettivo o pratico. Sapere consente di sistemare questi sospesi e morire in pace, serenamente. Ho visto momenti di grande dolcezza tra pazienti e familiari e quando vedi affetto e empatia tra le persone non puoi rimanere indifferente. Sono questi i momenti che ti danno pienezza e che ti fanno superare altri momenti invece più difficili da vivere, come quelli delle morti in solitudine, che sono faticose da accompagnare perché è difficile accettare che qualcuno non possa regalare la propria morte a nessuno. Alla fine, il momento del trapasso è un momento di grande malinconia ma è anche un momento molto arricchente per chi lo vive accanto al malato.  Nel periodo in cui sono stata impegnata con il coordinamento mi sono invece dedicata alla fase della presa in carico, del primo colloquio con i familiari. Le persone esprimono il dolore di dovere affidare il loro caro a una struttura, di sentirsi giudicati da chi è fuori per questa scelta. Si aiuta dunque il familiare a comprendere la bontà della scelta che sta facendo e si può cercare di essere subito d’aiuto dal punto di vista relazionale. Lì diventa fondamentale rassicurare, rendere consapevoli che la morte accade comunque, dentro o fuori dalla struttura. La differenza sta nel come morire: in Hospice il paziente viene preso in carico da tutta l’equipe che si prende cura di ogni sintomo e di ogni bisogno e il familiare può condividere i momenti difficili in un contesto mai giudicante. Fornire questo supporto ai familiari, cercando di essere empatici e di alleggerire il loro compito, ha dato senso al mio lavoro anche quando ero un po’ meno sul campo e un po’ più impegnata in un ruolo amministrativo. Umanità, empatia e condivisione hanno contraddistinto questa mia esperienza in Hospice ed è quello che ha dato senso e pienezza anche alla mia professionalità.