ARCHIVIO Corsi ASPETTI SPIRITUALI DELLA RELAZIONE DI CURA CON IL PAZIENTE INGUARIBILE

Nella vita ordinaria, come nei giorni della malattia, ci sono storie di umanità che si intrecciano, ma dove non necessariamente l’altro viene incontrato e visto nella sua unicità e ricchezza. Per questo, il primo gesto con cui individuare, accogliere e sostenere la spiritualità dell’altro è quello di saperlo riconoscere ed incontrare nella sua storia unica ed irripetibile. Occorre l’umiltà di chinarsi sull’altro, e la pazienza di entrare nelle cose della vita, a volte proprio quelle più semplici e trascurate. Strutture sempre più accessoriate di strumenti tecnologici rischiano di farci dimenticare che la vita, quella vera, di casa sta altrove. Chi si avvicina alla persona attraversata dalla malattia non può percepirsi esclusivamente come un aiuto, ma ha bisogno di mettersi alla scuola dell’altro per accogliere, insieme al dolore, alla fatica, ai sentimenti ed ai suoi perché, anche la ricchezza della sua vicenda personale. La vita dell’altro ed il suo differente modo di guardare la realtà, interpella profondamente l’esistenza di ogni uomo, racconta qualcosa sulla vita e – forse anche –  sulla sua possibile fine. Pur dentro un’innegabile asimmetria (il cui scarto sembra essere segnato dalla malattia) l’incontro non può non essere fatto di reciprocità, dono per una crescita comune. Presumere di sapere è il pensiero che uccide la spiritualità dell’altro e quindi la sua stessa vita. Nessuno può avere la pretesa di possedere il compimento e il senso dell’esistenza; ciascuno è chiamato ad intuirli all’interno di una ricerca inesausta, fatta di ascolto e confronto umile. Che sia forse questo lavoro esistenziale, che tutti accomuna, esso stesso percorso spirituale e di vita pur dentro l’avvicinarsi della morte, quella dell’altro e la mia?

Questo percorso, rivolto ad operatori con differenti formazioni professionali, si propone quale opportunità per condividere alcune esperienze e riflettere sul tema della spiritualità, non solo di chi sperimenta la malattia ma ancor prima di quanti decidono di condividerne gli interrogativi e i vissuti. Il percorso proposto ha come obiettivo anche quello di fare crescere una maggiore sensibilità sul tema dell’ascolto, del rispetto e dell’accompagnamento della vita dell’altro ed in particolare nel tempo dell’avvicinarsi della sua morte. Come e a chi spetta riconoscere i bisogni spirituali dell’altro? In che modo possiamo aiutare l’altro a fare maggiore chiarezza e ricomporre un tempo che può generare estraneità alla vita, ai progetti, alle relazioni e a sé stessi? Quali le radici e il valore di alcuni gesti, ritualità e consuetudini che appartengono alla nostra cultura?

Relatore: dott. Giovanni Sala

Rivolto a: volontari - operatori sanitari - assistenti sociali

Data 1° ed.: 7 marzo 2017

Data 2° ed.: 10 marzo - 14 marzo 2017

Costo: 60 €

Crediti ECM: 6


Scarica l'allegato: spiritualit_nel_fine_vita.2017.pdf (296.21 KB)

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